Meriano e Codato: "Siamo ai Mondiali per fare la storia"

Il canottaggio italiano al femminile è pronto a scrivere una nuova pagina di storia. A quattro anni di distanza dal primo oro ai Giochi di Tokyo (Cesarini-Rodini nel doppio pesi leggeri), è il momento di infrangere un altro tabù: la prima medaglia mondiale nel due senza, la disciplina regina della remata di punta. Ai Mondiali al via oggi a Shanghai, in Cina, Laura Meriano e Alice Codato arrivano con l’ambizione di giocarsi un posto sul podio. Una consapevolezza cresciuta nel tempo grazie ai risultati raggiunti in stagione: la vittoria nella prova di Coppa del mondo a Varese e la medaglia d’argento agli Europei di Plovdiv, in Bulgaria. "Sicuramente questi risultati hanno fatto aumentare la nostra fiducia – spiega Laura Meriano – e ora in Cina puntiamo sempre più in alto consapevoli che questo sarà il primo passo verso i Giochi di Los Angeles 2028. Siamo pronte a fare la storia".
I risultati stagionali sono stati benzina fondamentale per un equipaggio nato nei ritiri invernali ("prima di quest’anno non avevamo mai remato insieme") che raduno dopo raduno è cresciuto avendo come esempio Rodini e Cesarini. "Con i fatti hanno insegnato a tutte le ragazze che fanno canottaggio che arrivare all’oro non è impossibile" spiega Meriano. "Io e Cesarini siamo tesserate per la Gavirate – racconta Codato. Spesso ci alleniamo insieme, quindi per me è un esempio". Dopo Coppa del mondo ed Europei per il due senza azzurro è arrivato il momento di affrontare l’ultimo appuntamento stagionale: i Mondiali. E per questa competizione Laura e Alice hanno ben chiaro il nome degli equipaggi più temibili: "La Romania è la grande favorita – rispondono in coro le due atlete, Meriano del gruppo sportivo dei Carabinieri e Codato atleta delle Fiamme Oro -. C’è anche la Repubblica Ceca che può far bene". Romania che per i precedenti due cicli olimpici è stata allenata dall’attuale direttore tecnico azzurro: Antonio Colamonici. Sono le ragazze a svelarne alcuni “segreti”. "È cambiato l’approccio mentale. Non c’è ansia e stress ma divertimento" racconta Meriano. "Sta ricostruendo le fondamenta della squadra. È ripartito da zero mettendoci tutte in singolo per verificare le nostre potenzialità" aggiunge Codato.
Per le due ragazze la rassegna iridata rappresenterà, in modo diverso, un capitolo importante della carriera. Meriano solo un anno fa meditava di ritirarsi. "Ero sicura di poter far parte del gruppo azzurro ai Giochi di Parigi e davanti al “no” ho vissuto un periodo difficile. È stato un duro colpo. Ma ho trovato la forza di reagire per dimostrare a tutti il mio valore". Invece per Codato, insieme a Meriano impegnata anche nell’otto misto – nuova specialità inserita nel programma -, ci sarà la possibilità di gareggiare insieme al fratello Giovanni. "Sono entusiasta di poter affrontare una prova insieme a lui. Una cosa che ho voluto fortemente". Laura e Alice si divertono poi a fare le carte alle altre barche azzurre. "Il quattro di coppia maschile ha tutto per poter far bene" sottolinea Meriano. "Sono da finale anche il doppio e il quattro senza maschile. E vediamo gli otto, gare sempre molto affascinanti". Aggiunge Codato. Giovedì alle 8.30 è in programma la finale del due senza. La storia chiama, Laura Meriano e Alice Codato hanno le idee chiare. Inseguire la prima medaglia mondiale al femminile nella specialità.
La Gazzetta dello Sport